Tuesday, December 12, 2006

CALMA

Ieri a Teheran si è aperta la vergognosa conferenza sulla Shoah voluta fortemente dal tiranno Ahmadinejad. La platea, composta da storici negazionisti europei, ex membri del Ku Klux Klan, islamisti e neonazisti, ha applaudito -fino a spellarsi le mani- quando il dittatore iraniano ha dichiarato che l'Olocausto è una "leggenda storiografica" e che Israele "va cancellato dalla mappa geografica." Alcuni eroici studenti hanno protestato con veemenza contro Ahmadinejad, il quale ha prontamente risposto sibillino: "Mi insultate, ma risponderò con calma ad ognuno di voi." Uomo di parola. Ad un giorno di distanza infatti, ancora nessuno di quegli studenti ha fatto ritorno a casa, scomparendo misteriosamente uno ad uno, con calma.

4 comments:

Anonymous said...

Peccato non fossero presenti anche i vertici Israeliani ed americani se no con una bella bomba (l'ultima) risolvevamo la questione medioorientale.
Se consideriamo che un abitante palestinese dei territori occupati nasce in carcere, vive in carcere e la sua prospettiva è quella di morire in carcere, vedendo ridurre ogni giorno il suo spazio e quello dei suo cari, allora forse non è così strano che si voglia far saltare in aria.

Abr said...

Faccio riferimento al commento, condividendo in pieno il post. Poverini i palestinesi ingordi e incontentabili.. potrebbero GIA' avere uno Stato tutto loro (cosa che mai hanno avuto), essere un popolo (cosa che mai storicamente sono stati), avere un governo democratco (cosa che non avranno mai). Essere oppressi invece no, non lo sono più, da quando non li governa più un Califfo musulmano (fino al 1918). Sono piuttosto preda di gang criminal-fondamentaliste, che fingono di far poltica ma spacciano droga e armi, come in un quartiere di Napoli o di SaoPaulo.

Invece no, ai palestinesi non basta vogliono non solo il loro ma anche quello degli altri.
Il problema non sono i vertici kattivi amerikani e israeliani, con buona pace di chi crede alla befana o a d'Alema.

Il problema è che, col diritto al ritorno, sono come Ahmadinejad: mirano a cancellare un intero Paese dalla faccia della terra.
Che c'è, o vogliamo discutere del diritto di Israele ad esser dov'è, come discutessimo (magari!) del diritto dell'Italia ad essere in Veneto o in SudTirol?
Quindi, le uniche bombe buone da tirare sono nel c..lo delgi spacciatori che fomentano i giovanili ardori suicidi di una "cultura" arretrata e perdente.
Bel post.
ciao, Abr

Anonymous said...

Quello che mi lascia perplesso tuttavia è come il nostro paese sta commentando e reagendo di fronte a questo fatto in particolare....non capisco come un tg delle 20 possa dare spazio ad un servizio di 5 minuti sulle coppie di fatto (con tutto il rispetto x l'argomento)e poi leggere un trafiletto di 10 righe (senza alcun servizio)sulle parole di Ahmadinejad con relativi commenti dall'europa...il nostro paese non ha ancora capito che si tratta di una situazione molto grave che va subito risolta con l'aiuto del resto dell'occidente..ma daltronde l'iran è così lontano da noi, e poi noi per la maggioranza cristiana e chi si preoccupa..?abbiamo cose più importanti da risolvere ora come ora:
-lele mora
-il delitto di cogne
-che cazzo farà alla fine casini
...............................
saluti

P.S:favolosa la postcard sui cugini complimenti!!!

Anonymous said...

Infatti caro abr gli israeliani sono un popolo assolutamente pacifico, disarmati e chiaramente martoriati dai cattivi Palestinesi. Poco conta che abbiano occupato un territorio dove viveva un altra popolazione, ne abbiano fatto i propri schiavi, continuino a ridurre lo spazio che bontà loro li hanno concesso, abbiano sempre senza ragione attaccato tutti gli stati a loro vicini, distruggano abitazioni, rubino terreno che non gli appartiene, salvo poi rafforzare il loro dominio con muri e sentinelle che prima sparano e poi controllano, torturino e controllino i mass media a loro uso e consumo. Tanto i palestinesi spacciano droga e armi. Infondo hanno poco più delle pietre contro il terzo esercito al mondo. Due amici Israeliani hanno detto che non avevano capito nulla in patria (a causa del non parlare dei loro media) fino a quando non erano venuti in Italia.