Tanto per capire come funziona l'ONU. La Russia e la Cina (guarda un po' che caso strano) hanno imposto un veto sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che per la prima volta nella storia chiedeva finalmente alla giunta militare al potere in Myanmar (ex Birmania) di introdurre riforme democratiche nel paese e di liberare i prigionieri politici. Grazie al veto di questi due paesi quindi, nel Myanmar non cambierà assolutamente nulla: continuerà la dittatura, continueranno i processi sommari, le esecuzioni di massa e le carcerazioni durissime contro la libertà di opinione, la libertà religiosa, la libertà di parola e la libertà di stampa. Dopo tale decisione presa dal Consiglio di Sicurezza, la Federazione Internazionale per i Diritti Umani ha protestato vivacemente nei confronti di Russia e Cina, le quali hanno risposto che nel Myanmar non c'è nessuna dittatura. Ma c'è ben poco da ridere se pensiamo che nemmeno il nostro Ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha riferito alcunché, prendendosela invece con gli americani, ieri perché Bla, domani perché Bla Bla, dopodomani perché Bla Bla Bla. Ma sul Myanmar niente di niente. Calma piatta.
L’alibi di Beethoven
3 days ago
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