Alla vigilia dell'importante nomina di Monsignor Stanislaw Wielgus ad arcivescovo metropolita di Varsavia, prendono sempre più corpo i sospetti di un suo serio e pieno coinvolgimento con i servizi segreti durante il regime comunista. Già da tempo i maggiori quotidiani polacchi hanno sollevato la questione chiedendo di far luce sul dubbio passato dell'alto prelato. Ieri il quotidiano Rzeczpospolita ha pubblicato il testo di un documento che risale al 1978, in cui si legge questa dichiarazione di Wielgus: "Io concordo a collaborare con i servizi segreti della Repubblica Popolare Polacca durante la mia permanenza all'estero. La mia collaborazione si baserà sull'offerta di servizi di intelligence dalla Germania Federale e da altri paesi ostili, secondo le istruzioni del Centro per i servizi di intelligence. I servizi metteranno a disposizione tutti i mezzi e l'eventuale aiuto legale per lo svolgimento delle suddette attività". Il documento ufficiale in questione è ora in possesso dell'Istituto per la Memoria Nazionale Polacca, una sorta di commissione che ha il compito di indagare sui crimini commessi dal regime comunista in Polonia. Tali indagini sembrano però non interessare affatto al Vaticano, che con una nota ufficiale ha dichiarato che la decisione di nominare arcivescovo metropolita il cardinale Wielgus è stata presa convintamente, soprattutto in merito al suo grande passato!
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3 days ago
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