Monday, October 13, 2008

POSTCARD PER BRUNETTA

Dire che la scuola italiana va male per colpa dei docenti è come dire che gli incidenti d'auto avvengono per colpa dei cartelli stradali!

4 comments:

Unknown said...

Mi dispiace ma non sono assolutamente d'accordo con la tua interpretazione.
Se la colpa del pessimo livello delle scuole non è dei docenti, di chi è?
Purtroppo la qualità degli insegnanti sta pacatamente andando a farsi benedire, perché a sua volta chi li dovrebbe formare non è all'altezza.
E anche chi li seleziona.

Faccio un esempio.
Qualche giorno fa sono andato alla riunione con gli insegnanti di mia figlia, che ha cominciato quest'anno la prima elementare.
Al termine dell'incontro dovevano distribuire tre cedole (i libri sono pagati dalla scuola, il genitore va in libreria, prende i testi e in seguito consegna la cedola che attesta l'avvenuto finanziamento da parte della scuola).
Per distribuirle sarebbe bastata una sola persona: si mettevano in ordine alfabetico i gruppi di tre cedole e poi si procedeva a chiamare il genitore, che avrebbe preso le suddette, le avrebbe firmate e le avrebbe restituite al mittente. Eventualmente durante ques'ultima fase, le cedole potevano essere ripartite in tre pile distinte.
Invece no! Si sono messi in 4 a passare tra le sedie, ciascuno con un tipo di cedola diverso: una sola delle maestre, peraltro, aveva avuto l'intuizione geniale di metterle in ordine alfabetico! Vi lascio immaginare il pandemonio che ne è scaturito e le facce attonite degli astanti...

Altro esempio.
Nella medesima occasione era necessario pagare 6.67 € per l'assicurazione. Pensando di fare cosa gradita, e non avendo a disposizione un 50 centesimi, ho dato 10.17 €...il maestro di MATEMATICA ha avuto non poca fatica nel computare i 3.50 € di resto!

Morale: sarebbe ora che gli insegnanti ricevessero una formazione come Dio comanda, come capitava fino a una ventina d'anni fa, quando eravamo stimati all'estero su questo fronte, piuttosto che avere sovrabbondanza di gente non all'altezza del compito assegnato loro!

Nuno Ma said...

Gli esempi che citi per screditare un'intera classe docente sono francamente risibili. Se gli insegnanti di tua figlia sono idioti non vedo che colpe possano avere le altre migliaia di brave persone in tutta Italia. Se tu mi dicessi che lavoro fai, sicuramente potrei citare a mia volta esempi su esempi di tuoi colleghi uno più imbecille dell'altro, ti pare?
Il punto non è questo, bensì il fatto che se la nostra società è cambiata (in peggio) la colpa non può essere solo dei docenti. Pensa a come, nel corso degli ultimi anni, sono cambiate le regole della buona educazione all'interno delle famiglie, ad esempio; o a come l'ignoranza diffusa investa, di fatto, tutte le classi sociali. Vogliamo parlare dei docenti universitari? O delle differenze tra gli avvocati di oggi e quelli di qualche decennio fa? O ancora: ti sembra che i politici italiani attuali siano culturalmente migliori di quelli di un tempo? E' la società che sta degenerando, caro mio. Troppo comodo e troppo facile addossare le colpe di un'intero mondo su chi, come gli insegnanti, combatte quotidianamente contro i mulini a vento.

Unknown said...

Oh, ma sul declino della nostra società io sono perfettamente allineato con te.
Attenendomi strettamente all'ambiente della formazione, però, non è possibile non notare che, da un ventennio a questa parte, la qualità dell'insegnamento è scaduta in modo orrendo.
Già la formazione che ho ricevuto io all'università non è per nulla comparabile a quella di 10-20 anni prima.
Fino agli anni '60-'70, un ingegnere aveva ben salda la materia in mano riguardo elettronica, fisica, chimica e matematica dopo aver conseguito la laurea, e poteva dissertare sulle leggi di qualunque di tali materie con cognizione di causa.
Quando ho frequentato io ci hanno riempito la testa in modo raffazzonato e frettoloso con un nozionismo teorico spinto, e con pochissime esperienze pratiche a supporto.
Come risultato, io personalmente - ma anche numerosi miei compagni di corso - usciti dalle auguste aule del Politecnico di Torino non ci ricordiamo un fico secco se non il pochissimo applicabile al nostro lavoro di tutti i giorni...

E anche prima, alle superiori: due palle così con i commenti delle varie eminenze grigie della letteratura (Asor Rosa, Horkheimer, Adorno, et alii) sui brani selezionati...poi vedi come scrivono in italiano i neo diplomati e ti viene voglia di spararti/gli perché non sanno usare un congiuntivo e scrivono spiaggIe con la "I"...

Magari non è colpa dei docenti, però sarebbe veramente il caso di ripensare profondamente il modo in cui è concepita la formazione al giorno d'oggi e magari tornare all'antico!

E - a proposito del maestro unico - ti segnalo un post che ho trovato illuminante, come parecchi che si trovano nel blog del Professor Giorgio Israel: http://gisrael.blogspot.com/2008/10/il-maestro-gi-unico-in-tutta-europa.html

Con immutata stima!
BG

Nuno Ma said...

Caro Bigi, sono d'accordo con te.