Di solito i grandi capi di stato della storia contemporanea vengono ricordati post mortem per le loro grandi idee o le loro grandi imprese. Non è così per Breznev, uno degli ultimi leader sovietici, che tutti ricordano per tre grotteschi motivi: per la sua imbarazzante abitudine di baciare sulla bocca chiunque gli facesse visita, per il suo unico, foltissimo sopracciglio che gli attraversava tutta la fronte ed infine per essere morto nientemeno che di raffreddore(!). A Mosca (presso il museo storico in Piazza Rossa) è stata inaugurata una mostra del fotografo personale di Breznev, mostra che i primi visitatori hanno definito imbarazzante per via del fatto che nella maggior parte delle foto esposte Breznev è ritratto con in mano una bottiglia di vodka, uno dei suoi vizi preferiti. Ma a parte la vodka, cosa emerge? Niente. Grandi idee? Nessuna. Grandi momenti? Zero. E così La Stampa, a margine di un articolo sulla suddetta mostra fotografica, ansiosa di scrivere qualcosa di “grande” su Breznev, ha interpellato Demetrio Volcic (ve lo ricordate?), corrispondente Rai a Mosca in quegli anni, il quale, alla richiesta di raccontare qualcosa di eclatante sull’ex capo di stato sovietico, ci ha pensato un po’ su e poi ha detto: “Ricordo una volta in particolare, quando con un gruppo di colleghi lo andammo a trovare nella tenuta di Zavidovo, fuori Mosca. Lui aveva una piattaforma su un albero, con una cassa di vodka, il fucile carico e tutto il necessario per la caccia. Sotto di lui, proprio sotto di lui, c’era una mangiatoia dove si nutrivano i cervi del bosco, che gli uomini del Cremlino si preoccupavano di intontire con mangimi e veleni speciali. Gli chiedemmo come stava, tenendoci prudentemente a qualche decina di metri, e lui rispose: “Il mondo va avanti e io sono ubriaco su un albero a sparare come un cretino a bestie mezze svenute, che aspettano solo di essere ammazzate! Come cazzo volete che vada?”. Ascoltino me: per riabilitare degnamente la figura del vecchio Breznev a questo punto ci vuole un film, e lo deve girare Quentin Tarantino! Credo sia l'unico modo possibile per trasformare Breznev in un mito imperituro.
L’alibi di Beethoven
3 days ago
3 comments:
Grazie per la visita e il commento..ma potrei fare meglio!! Il tuo verrò a vederlo con più calma, al mio rientro:veramente bello.
Auguroni e a presto
ROTFL!
Quentin Tarantino, grandioso. O i fratelli Cohen.
seeeeee Quentin Tarantino... per riabilitarlo, nemmeno Kubrik riuscirebbe nell'impresa....
TITOLO: Absolute Fiction??
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