Tuesday, July 31, 2007

RONALDINHO O DOS SANTOS ?

Il Presidente del Barcellona Joan Laporta, ha detto che se vendesse Ronaldinho sarebbe costretto ad espatriare. Ma se il promesso “grande colpo” del Milan sarà Julio Baptista o peggio, Antonio Cassano, mi sa tanto che ad espatriare ci dovranno pensare Berlusconi & Galliani.

Ma i milanisti possono stare tranquilli: io so per certo che entro fine agosto il Milan riuscirà ad ingaggiare un campionissimo oltre a Pato. E se questo campionissimo non sarà Ronaldinho, allora sarà davvero Mister X: cioè il grandissimo Giovanni Dos Santos.

Monday, July 30, 2007

IO MELE GODO

Proibizionisti con gli altri, libertini con sé stessi. Tanto per capirci: Cosimo Mele è un parlamentare dell’UDC, sposato due volte e padre di tre figli. E' da sempre in lotta per difendere i diritti della famiglia ed è pure tra i firmatari della legge per il test anti-droga ai parlamentari. Bene. Pare che venerdì notte, mentre la Camera era impegnata nella maratona notturna sulla giustizia, il succitato Mele abbia ospitato in albergo due giovani prostitute, una delle quali finita sabato mattina all’alba all’ospedale San Giacomo in crisi da overdose. Il segretario del partito, Cesa, pur accettando le dimissioni di Mele, ha poi dichiarato:
“E’ dura la vita da parlamentare, così dura che si soffre di solitudine.”

Thursday, July 26, 2007

IL COLPO DEL MILAN !

I milanisti si preparino al promesso botto di calciomercato. Il Milan voleva a tutti i costi Ronaldinho, ma pare proprio che la cosa non si riesca a fare, perciò la società sta (secondo me) pensando al Ronaldinho del futuro, vale a dire Giovanni Dos Santos, il giovane e straordinario fenomeno messicano del Barca. Il progetto è quello di creare una coppia stratosferica per i prossimi anni puntando sui giovani (Pato-Dos Santos), proprio come fu per Kakà. E se così fosse, sarebbe un vero colpo di calciomercato, credetemi. Mister X è Giovanni Dos Santos. Prendete nota e poi vedremo se l'ho azzeccato.

Wednesday, July 25, 2007

CASO UNIPOL

Clementina For president, D’Alema For leo.

Tuesday, July 24, 2007

MOTTI DI SPIRITO

Pare che il motto del ciclista danese Rasmussen, attuale maglia gialla del Tour de France, sia: Pensa Positivo! Esattamente quello che pensano tutti...

Monday, July 23, 2007

IL CIRCO DEMOCRATICO

Il Partito Democratico deve ancora nascere, ma già si fatica a capire quali potranno essere le sue politiche concrete. Tentiamo di capire. Per il momento (ma solo per il momento) i candidati alla segreteria sono 3: Veltroni (ex Partito Comunista), Bindi (ex Democrazia Cristiana), Colombo (ex girotondino). Ed ora spunta anche la candidatura di Pannella! Visto che non si tratta di una coalizione, bensì di un singolo partito, qualcuno mi deve spiegare quali affinità politiche vi siano tra tali candidati. Funamboli, donna cannone e clowns già ci sono, a questo punto in lizza per la segreteria mancano solo qualche fachiro, due nani e un mangiafuoco. Poi finalmente il circo potrà aprire i battenti.

Friday, July 20, 2007

BAMBINI-OGGETTO

da “Il Foglio” di oggi: "In Irlanda un donatore di sperma vince la causa contro una coppia lesbica per impedire il trasferimento del figlio biologico. La Corte Suprema ha stabilito che il bambino non deve essere allontanato dal padre biologico per più di sei settimane."
Separati, divorziati, lesbiche, froci, travestiti e chi più ne ha più ne metta. Tutti egoisticamente a tirarsi i capelli per godere di un vero e proprio diritto di proprietà sulla vita altrui. Ma a questi poveri bambini ci pensa mai nessuno?
CADUTA LIBERA!

L’Alitalia continua a perdere un milione e mezzo di euro ogni 24 ore e ieri ha avuto un nuovo scivolone in Borsa: - 3,1% a 0,74 euro. Per questo, in attesa di novità, i vertici dell’azienda oggi vareranno (inutilmente) un mini-piano per fermare l’emorragia.
E andiamo avanti così...
LO SCERIFFO BIANCHI

Il ministro dei Trasporti Bianchi, famoso per essere il politico delle decisioni affrettate e dei ragionamenti di pancia, sta valutando l’ipotesi di presentare già venerdì, al prossimo Consiglio dei ministri, un decreto legge per inasprire le sanzioni e garantire alle forze dell’ordine gli strumenti necessari a fronteggiare l’emergenza. Nel decreto, per chi guida sotto effetto di alcool, in particolare, è prevista una sanzione da 500 a 2mila euro e se si provoca un incidente stradale la pena è l'arresto fino a due mesi, un'ammenda da mille a 4mila euro e sospensione della patente da tre mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, è previsto anche l'arresto fino a tre o a sei mesi e la sospensione della patente da sei mesi a due anni. Per chi si sottrae all'accertamento del palloncino, la sanzione è da 2.500 a 10mila euro, fino all’arresto. Gulp!
C’ERA UNA VOLTA IL CINEMA ITALIANO...


da “La Repubblica” del 17/07/07
Articolo di Maria Pia Fusco


LOS ANGELES - Tutta colpa - o merito - di Connie McHugh in Tarantino, che, innamorata di Clint Eastwood, portò Quentin bambino a vedere Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo. "Era la fine degli anni Sessanta e uscirono uno dopo l'altro, per me rappresentano la presa di coscienza del cinema, l'origine della passione per la forza emotiva dei generi". Quentin Tarantino, 44 anni, regista culto di almeno un paio di generazioni, vive questa passione con lo stesso trasposto di allora, tanto che ha accettato volentieri il ruolo di padrino della rassegna "Western all'italiana" alla Mostra di Venezia. Il western è tra i motivi dell'incontro a Los Angeles, dove il regista vive e dove in strada lo fermano, lo fotografano, lo acclamano come una rockstar, ma è inevitabile il riferimento alla polemica intorno al suo giudizio sul cinema italiano espresso a Cannes. "Mi dispiace, sono stato frainteso. Non conosco il cinema italiano di oggi, non si vede a Los Angeles, gli ultimi successi in sala sono Il postino e La vita è bella. Qualche titolo esce, ma non ha la risonanza che un tempo avevano i film italiani: colpivano, scandalizzavano, facevano storia. A Cannes ero a una tavola rotonda e un giornalista italiano ha detto "non è triste la situazione dell'industria italiana?". "Sì, è triste", ho risposto. Non volevo mancare di rispetto a nessuno, non ho visto gli ultimi film di Olmi e Bellocchio, non conosco l'ultimo Monicelli o Romanzo criminale, non posso giudicare il vostro cinema". Che però esiste, anche se qui non arriva... "Sì, ma un'industria per crescere, con i film d'arte dei maestri, ha bisogno del cinema popolare dei generi e dall'Italia non arrivano nomi giovani con film d'azione. Dalla Corea o dalla Russia arrivano film rivoluzionari come Old boy o Nightwatch: perché non fate niente di così forte in Italia? E non c'è bisogno della sala, il successo di tanti autori asiatici viene solo dal mercato dei dvd, in cui i titoli italiani nuovi sono scarsissimi". Ha nostalgia per gli spaghetti western? "Sono stati d'importanza vitale. Senza gli spaghetti western non esisterebbero Franco Nero, Gemma, Bud Spencer, Terence Hill, non esisterebbe una buona parte del cinema italiano. E Hollywood non sarebbe la stessa senza Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Charles Bronson, senza Morricone. Tra i registi degli ultimi quarant'anni Sergio Leone è stato colui che più ha influenzato il cinema delle giovani generazioni, più di John Ford o di Howard Hawks". Ha influenzato anche il western americano? "Ha portato una rivoluzione. Leone e altri autori del genere come Sergio Corbucci hanno fatto una cosa straordinaria: hanno ucciso il vecchio western e nello stesso momento lo hanno riportato in vita. Ogni western uscito dopo gli "spaghetti" sembrò terribilmente fuori moda. Non bisogna dimenticare che i western italiani uscirono negli anni Sessanta, in pieno movimento giovanile e furono i giovani ad appropriarsi del nuovo modo di fare cinema e ad imporlo". Per lei quali sono gli elementi di maggiore attrazione? "Il tentativo di vedere il West com'era, senza idealizzarlo, con le mosche, la sporcizia, la vita miserabile, la crudeltà, il sadismo. E se pure i buoni avevano il cappello bianco e i cattivi nero, la cosa più grande è che non c'è più il buono e il cattivo, c'è ambiguità, gli eroi non sempre lottano per una nobile causa, lo fanno anche per il soldo o per vendetta. Eastwood in fondo era un mercenario". Nei western italiani le donne non sono importanti. Perché lei ha reso Uma Thurman eroina d'azione vincente? "Per rendere giustizia al potere delle donne, forse mi sentivo in colpa. In realtà da molti paesi in cui si sviluppa l'industria, in Asia in particolare, arriva un cinema con donne protagoniste. Nei film di genere italiani le donne sono quasi sempre vittime o da salvare o oggetti sessuali, raramente hanno ruoli a più dimensioni, salvo qualche eccezione di donne brutte. In compenso nei western italiani c'è spesso un sottotesto omosessuale, in primo piano c'è spesso un'amicizia maschile forte, che a volte diventa odio. In fondo tra Clint Eastwood e Lee van Cleef c'è una storia d'amore". Come definisce la violenza nel suo cinema? "Se Kill Bill fosse stato un film realistico, non avrei fatto uccidere una donna davanti a sua figlia. Ma Kill Bill è uno spaghetti-kung fu. Invece in Le iene o Pulp fiction la violenza è quella delle strade, quella che conosco, in un certo senso politica. La particolarità è che mentre altri registi si fermano a un certo punto, io vado fino in fondo, mi calo nel carattere del cattivo e ci metto la mia logica interna. E la mia logica interna è sanguinaria".

Thursday, July 19, 2007

EROI

Oggi è il giorno della memoria nel ricordo di Paolo Borsellino, procuratore aggiunto a Palermo, e degli agenti della polizia di Stato che gli facevano da scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cusina, Claudio Traina e Vincenzo Limuli, massacrati nella strage di via Mariano D'Amelio il 19 luglio 1992 e di cui quest'anno ricorre il quindicesimo anniversario. Per non dimenticare.
LA RICETTA GIUSTA

Mentre Emma Bonino si risveglia di soprassalto e finalmente pare ricordarsi di essere radicale (per poi dimenticarselo nuovamente), il vicepremier D’Alema afferma di avere la ricetta giusta per rilanciare il processo di pace in Medio Oriente. Semplice: occorre dialogare con Hamas senza pregiudizi.
In che senso?
Bisogna dialogare senza alcuna precondizione.
Scusi?
E’ necessario che noi si dialoghi con loro senza pregiudizi.
Cioè?
Dobbiamo ripartire e riannodare le fila del dialogo.
E poi?
E poi dialogare ancora, all’infinito. Priorità di questo governo è quella di dialogare. Dialoghiamo con tutti, nessuno escluso.
Ok, ma dopo?
Noi vogliamo dialogare. Dialogare con tutti, anche con Hamas. Dialogare, insomma. Questa è la ricetta giusta.

Tuesday, July 17, 2007

RONALDINHO AL MILAN!!!

“Fica y balon”, la seguitissima emittente televisiva spagnola che da anni si occupa (quasi esclusivamente) di calcio chiacchierato, ieri nel corso del programma “Ante todo el futbol” dedicato al calciomercato, ha visto come protagonista il celeberrimo mago zingaro-andaluso Don Bombarda, il quale, dietro le forti pressioni dei telespettatori e degli ospiti in studio ha deciso di lanciarsi e fare alcuni pronostici per il calciomercato estivo delle maggiori squadre europee. Don Bombarda ha rivelato che a giorni il Milan ufficializzerà l’acquisto di Ronaldinho, col quale ci sarebbe già un accordo di massima. Presto vedremo se aveva ragione. Dovete però sapere che Don Bombarda non è un mago qualunque, infatti nel 2000 aveva previsto il trasferimento di Figo dal Barca al Real, nel 2001 aveva previsto il passaggio di Thuram alla Juve, nel 2002 subì un delicatissimo intervento al fegato e non pronosticò alcunché, nel 2003 indovinò che Beckham sarebbe passato al Real e nel 2004 predisse il trasferimento di Rooney al Manchester. Dal 2005 al 2006 Don Bombarda è stato ricoverato in una clinica di disintossicazione per alcolisti ed ora, finalmente, è tornato in gran forma. Ronaldinho al Milan, dunque. Parola di Don Bombarda. E se lo dice lui…

Monday, July 16, 2007

PRIORITA’

Riforme: zero. Ricerca: zero. Competitività: zero. E’ sufficiente dare uno sguardo ai fatti politici degli ultimi mesi per capire che L’Italia è davvero in caduta libera. La nostra classe politica e gli esponenti di Governo si dimostrano ogni giorno totalmente incapaci di decidere su questioni che non possono attendere e che, se non affrontate immediatamente, rischiano di farci precipitare in un una situazione poco rassicurante (basti pensare alla riforma pensionistica, alla legge elettorale, alle infrastrutture). Insomma, se il Governo ha a cuore le sorti dell’Italia, sa bene che è necessario affrontare a viso aperto alcune emergenze che hanno, di fatto, una assoluta priorità. Eppure, di fronte a tali priorità pare proprio che Prodi non si preoccupi. La scorsa settimana infatti, il Presidente del Consiglio è stato molto impegnato in un importante vertice nel corso del quale ha voluto incontrare nientemeno che Ernesto Bertarelli (patron di Alinghi), per avanzare ufficialmente all'italo-svizzero la proposta di far disputare la prossima edizione della America’s cup in Sardegna. Perché per l’Italia la Coppa America sarebbe una vetrina importante e come si sa, oggigiorno l’immagine è tutto.

Friday, July 13, 2007

I MILLE

Decidere.net: siamo già più di 1000, ed è solo l’inizio.
"Qui si fa l'Italia o si muore!"
SKUOLA PUBBLIKA VS. SQUOLA PRIVATA

Qualche giorno fa neolib ha pubblicato un articolo, firmato da David Busato dal titolo: “Scuola e caos privatisti: dov'è la libertà?”, in merito al quale vorrei fare alcune precisazioni. Caro David, devo ammettere che mi trovo piuttosto in sintonia con alcune delle tue affermazioni, ma è anche vero che spesso la questione è molto meno ideologica di come, evidentemente, a te sembra. I "poveri" studenti cui accenni all'inizio del tuo post infatti, non hanno nulla a che fare quelli delle scuole paritarie, i quali godono di pieno riconoscimento e sincero rispetto da parte delle istituzioni scolastiche, ma sono invece studenti realmente “privatisti”, ossia i cosiddetti studenti “esterni”, vale a dire iscritti a scuole di serie C. Ciò detto, il penoso ed esecrabile trattamento cui i suddetti sono stati sottoposti va certamente denunciato e condannato, ma ciò che non va fatto è l’errore grossolano e populista di attribuire tale incidente ad una sorta di “discriminazione” nei confronti dei privatisti, quando invece si tratta semplicemente di una vergognosa ed imbarazzante cialtronaggine tutta italiana, per non dire terrona. Come accennavo precedentemente però, va anche detto che i ragazzi che ideologicamente tu difendi a spada tratta, molto spesso rispondono proprio all’identikit dei peggiori studenti della nostra Repubblica, vale a dire quelli che non hanno quasi mai seguito un iter scolastico regolare, vuoi per bullismo, vuoi non frequentando le lezioni o facendosi bocciare varie volte nei normali istituti; finendo per iscriversi furbescamente a qualche diplomificio di fiducia che non garantisce affatto sulla qualità dell’offerta formativa, culturale e pedagogica, ma che quasi sempre garantisce, promette, procura e consegna un autentico diploma, identico in tutto e per tutto a quello conquistato da chi si è davvero “fatto il culo” per 5 (e talvolta più) anni di studio in una scuola statale o paritaria. E tutto questo soltanto perché a casa hanno qualcuno che li mantiene a vizi, frizzi e lazzi, instillando nella loro mente un’idea di meritocrazia, competizione e qualità totalmente distorte e, lasciatelo dire da un radicale, davvero deprecabili. Probabilmente senza saperlo, tu difendi quegli studenti che spesso (con il subdolo favore di molti genitori) confondono (e spero che non lo faccia anche te) il sacrosanto diritto allo studio con lo spregevole ed infamante diritto al diploma. Non siamo noi che rivendichiamo la meritocrazia, la legalità e la qualità della scuola? E allora in questa chiave ti assicuro che ciò che di squalificante ha fatto Fioroni (il quale peraltro ha un figlio che ha frequentato una scuola paritaria), non è certo l’istituzione di un nuovo esame di maturità. Forse non lo sai, ma i primi dati emersi da quest'ultimo esame di stato, parlano chiaramente di un abbassamento generale dei voti di maturità su scala nazionale. Ti chiedo: secondo te gli italiani nati nell' '88 sono più scemi di quelli nati nell' '87 o nell’ ‘86 o forse la nuova commissione mista (che peraltro è stata sempre contemplata fino a pochi anni fa) è servita a giudicare la preparazione degli studenti in maniera più obiettiva? Per quanto riguarda la Riforma Moratti, pur non trovandola io così negativa come l’hanno ideologicamente giudicata i soliti sospetti (magari senza conoscerla a fondo), beh, credimi, tale Riforma per alcuni aspetti presentava davvero delle cazzate pazzesche e francamente non capisco perché, anche parlando di un argomento delicato come questo, e che perciò stesso richiederebbe equilibrio e misura, non capisco perchè tu insista sempre, fin dal titolo, sul concetto di “Libertà”. Libertà di che cosa, scusa?
MARIUOLI

Mario Chiesa:
«Sono innocente!»
Moshe Katsav:
«Sono innocente!»
Nigel Stepney: «Sono innocente!»

Thursday, July 12, 2007

IL BARACCONE DELL'UNITA'

Dal Corriere della sera:
ROMA - Il governo scivola in Senato sulla riforma della giustizia: con 157 sì e 154 no l'aula di Palazzo Madama ha approvato infatti un sub-emendamento del senatore ulivista Roberto Manzione sul quale era d'accordo il centrodestra, ma con il parere contrario dell'esecutivo. «Non mi pare ci sia l'apocalisse, però c'è una questione di metodo», ha detto il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, intervenuto dopo il voto. «Mi sembrava raggiunto un accordo, ma nell'Unione c'è chi si muove a proprio piacere. «Se venerdì passerà un altro emendamento di Manzione, sulla presenza come membri di diritto dei presidenti degli ordini regionali degli avvocati nei consigli giudiziari al ministro della Giustizia, Clemente Mastella non esiterebbe un istante a prendere atto di questa difficoltà e a rassegnare le dimissioni». Lo ha detto il presidente dei senatori dell’Udeur Nuccio Cusumano, al termine dell’ufficio politico dell’Udeur. Mastella ha poi fatto la battuta, riferita al voto decisivo del senatore Andreotti di martedì, che «San Giulio si festeggia una volta sola».
«E' spiacevole - ha detto il segretario dei Ds Fassino - che ci siano alcuni parlamentari del centrosinistra che per far passare un emendamento che non ha nessun rilievo hanno prodotto una fibrillazione politica. Credo che dobbiamo lavorare tutti per avere più senso di responsabilità». Non c’è davvero che dire…

TREMAGLIA, PALLARO Y LOS ITALIANOS

Di questa storia dei brogli elettorali non se ne può più. Ci manca solo che si torni a ricontare, una ad una, le schede referendarie del 2 giugno ’46 “Monarchia- Repubblica”. Dopo lo scandalo emerso in questi giorni per l’ignobile pagliacciata accaduta e documentata in Australia, voglio anch’io dire la mia.La verità è che il voto degli italiani all’estero si è rivelato una vera stronzata. Bisogna avere il coraggio di ammetterlo, punto e basta. Si è trattato di un provvedimento populista, mal pensato e peggio ancora realizzato. Tremaglia e il centrodestra non soltanto hanno fatto una cazzata, ma l’hanno fatta pure male. Col risultato che oggi viviamo una fase politica che può essere condizionata persino da un gaucho argentino come il sen. Pallaro, il quale, pur non avendo più nulla a che fare con l’Italia già da molti anni, è stato così abilitato a pieno titolo dai suddetti, fatto volare fin qui dal lontano sudamerica (dove peraltro lui vive e risiede tuttora!) e fatto assurgere (grazie ad una legge elettorale infame e vigliacca) addirittura ad ago della bilancia del nostro Parlamento, facendo in modo che questi entrasse a far parte, senza alcuna logica politica, del già stipato circolo di burattini della politica nazionale. Cose da Repubblica delle Banane! Invece degli italiani all’estero, i quali sono (onore al loro merito) andati a cercare fortuna altrove, e che perciò con l’Italia non hanno più alcun reale rapporto diretto se non quello di provare nostalgia per la pizza e tifare per la Nazionale di calcio ogni quattro anni; piuttosto, mi chiedo, non sarebbe stato meglio far votare tutti quegli stranieri residenti in Italia da tempo, regolarizzati, i quali lavorano, pagano regolarmente le tasse, hanno i figli che frequentano la scuola italiana e (a differenza di Pallaro & Co.) sono perfino costretti a vedere ogni giorno in TV gli imbarazzanti Prodi, Berlusconi, Pippo Baudo e Gianni Morandi, e sentir parlare ogni giorno di calciomercato e vallettopoli, pur non fregandogliene un emerito cazzo? Che ne pensate?

Wednesday, July 11, 2007

LA FIERA PANNELLIANA

Dal Foglio di oggi:
"Una lettera aperta a Pannella affinché cessi l’attacco a Daniele Capezzone è stata firmata da 133 iscritti e simpatizzanti radicali: E’ una lotta interna di crescente violenza, colma di colpi bassi, che sta esaurendo le nostre già poche energie”.
Con la mia, le firme sono 134.
POSTCARD DA VADA


MONNEZZA DANGER!

“This Warden Message is being issued to alert U.S. citizens to the non-collection and disposal of garbage in the region of Campania and province of Naples. Americans in this area may be exposed to a possible health risk from piled up and burning garbage.” (Dal sito ambasciata USA in Italia)

Considerato che nel nostro paese le dimissioni sono un tabù, mi auguro almeno che di fronte ad uno smacco come questo, i vari Iervolino, Bassolino, Pecoraro e tutta la loro compagnia briganti, provino nel loro piccolo un senso di reale, sincera, profonda vergogna.

Tuesday, July 10, 2007

PARADOSSI

I francesi sostengono di amare il calcio ma non i rigori, Del Noce afferma di amare le donne ma di non andarci a letto, Walter Veltroni appoggia il referendum per la modifica della legge elettorale ma dice di non volerlo firmare. Sigh!
SCONTI SUI LIBRI

Quante volte ci è capitato di lamentarci per i prezzi eccessivamente alti dei libri? Ebbene, forse non tutti gli appassionati di letteratura sanno che poche settimane fa il Governo è stato battuto all’ultimo voto nell’Aula della Camera sugli emendamenti al ddl liberalizzazioni. In tale circostanza l’Assemblea ha approvato, a fronte del parere contrario del governo e della commissione, un emendamento di Benedetto Della Vedova (Riformatori Liberali) sulla liberalizzazione del prezzo dei libri. L’emendamento e’ passato con 235 si’, 218 no e 21 astenuti. Se la norma non sara’ modificata dal Senato, grazie a Della Vedova cade il divieto di praticare uno sconto superiore al 20 per cento sui libri per i primi due anni dalla pubblicazione: sara’ dunque possibile alle librerie vendere i bestseller con lo sconto fin da subito. Il governo aveva chiesto a Della vedova di ritirare l’emendamento ma il deputato ha insistito nel mantenimento del suo testo facendo così approvare la sua ottima proposta. Buona lettura a tutti!

Monday, July 09, 2007

DECIDERE!
Dopo i vaneggiamenti di Berlusconi e la totale inettitudine di Prodi, ecco finalmente affacciarsi qualcosa di serio sulla politica italiana. Il 4 luglio scorso infatti, Daniele Capezzone ha dato vita a: "DECIDERE!", punto di incontro per tutti coloro che intendono perseguire una seria e trasversale proposta politica ad alta velocità. Questi i 13 punti programmatici prioritari indicati da Capezzone per cercare di trasformare il nostro paese:
1. Fisco: tassa piatta al 20% . La rivoluzione fiscale è possibile Passaggio progressivo, in 5 anni, ad un'aliquota unica (flat tax) del 20%. Il costo è coperto da una riduzione della spesa pubblica (al netto della spesa per investimenti e per interessi sul debito) dell'1% annuo (5% in 5 anni), il che equivale a dire riduzione della spesa pubblica complessiva, calcolata in rapporto al Pil, dello 0,4% annuo (2% in 5 anni, dal 51 al 49%). Va osservato che:a. queste stime non tengono conto dell'assai verosimile effetto di recupero di gettito legato all'emersione di nuova base imponibile; b. all'aliquota unica si arriverebbe per gradi, per cui fino all'entrata a regime (fino al 5° anno), i costi annualizzati sarebbero anche inferiori; c. va prevista una rimodulazione del sistema delle detrazioni e delle deduzioni, nonché della no tax area, al fine di assicurare il rispetto del principio di progressività sancito dall' art.53 della Costituzione (riduzione delle detrazioni e delle deduzioni per le fasce di reddito più alte, e aumento per le fasce più basse)
2. Federalismo fiscale e competitivo Puntiamo a:-un significativo trasferimento della potestà impositiva dal livello centrale a quello periferico; -possibilità anche di pervenire a diversità di livelli di pressione fiscale locale nei diversi territori, per favorire la competizione
3. Presidenzialismo Presidenzialismo sul modello americano o francese. Una sola Camera con 500 deputati eletti con sistema maggioritario. Abolizione delle province.
4. La "società della scelta" per scuola, sanità e università Credito d'imposta per le spese sanitarie e di istruzione (scuola e università)
5. Privatizzazioni Privatizzazione vera di Rai, Ferrovie, Alitalia, Poste, servizi pubblici locali. Nel primo anno di Governo, José Maria Aznar privatizzò le 29 maggiori aziende pubbliche spagnole.
6. Responsabilità patrimoniale del pubblico amministratore Responsabilità patrimoniale del pubblico amministratore: chi sbaglia e arreca un danno, paghi.
7. Semplificazione burocratica e "impresa in un giorno" Apertura immediata delle nuove imprese ed ulteriori sburocratizzazioni
8. Riforma delle pensioni e ammortizzatori sociali: modello welfare to work Pensioni: età pensionabile a 65 anni per uomini e donne (con salita graduale di un anno ogni due anni, fino ai 65 anni nel 2018: a quel punto, ogni anno ci sarebbe un risparmio di 7 miliardi di euro). Con queste risorse, realizzazione di una vera rete di ammortizzatori sociali: sostituzione dei miseri ammortizzatori esistenti (che tutelano 17 lavoratori licenziati su 100) con un ammortizzatore unico di un anno
9. Statuto dei lavori. E' l'idea originaria di Marco Biagi e Tiziano Treu del 1997 che viene ora ripresa dal Libro Verde della Commissione Europea sul futuro del diritto del lavoro (novembre 2006). Regime universale delle tutele minime (compresi gli ammortizzatori).
10. Detassazione del lavoro straordinario e aumenti salariali legati all'andamento dell'azienda Detassazione del lavoro straordinario, rendendo l'operazione conveniente sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Aumenti salariali legati all'andamento dell'azienda: è possibile legare la parte variabile dei salari ai risultati raggiunti e alla produttività.
11. Abolizione del sostituto d'imposta per i lavoratori dipendenti Possibilità per il dipendente di optare per il versamento in proprio dell'imposta senza avvalersi del sostituto.
12. Superamento degli ordini professionali Superamento degli ordini professionali, per rendere più aperto l'accesso alle professioni.
13. Abolizione valore legale titolo di studio e valutazione dei docenti Abolizione del valore legale del titolo di studio, e valutazione dei docenti di ogni ordine e grado (con messa online dei relativi risultati, sul modello inglese).

Forza Daniele, sono con te!